Il cuore in lockdown

9 Dic 2020 | Mena-boh

TEMPO DI LETTURA: 4 MINUTI

A Trieste, come quasi in tutto il resto d’Italia siamo tornati in zona gialla e potrei di nuovo uscire, ma non c’è verso di farlo. In realtà non sono io quella che non vuole uscire di casa, bensì il mio cuore.

Niente decreti dentro di me, ma tanti segreti. Il segreto meno segreto di tutti è che non ho più voglia di amare. Il mio cuore è perennemente in pigiama, struccato e circondato da sacchetti vuoti di patatine. Fa melina tra il computer e la luce del frigorifero e non c’è più nessuno a cui importi veramente. Nemmeno a me.


Eppure mi ricordo che come amante (inteso come “donna innamorata”!) non ero tanto male. Certo, si può sempre migliorare, ma bisogna anche avere un motivo per volerlo fare. E io di motivi non ne ho più. Ricordo che ero una di quelle donne che scriveva dei messaggi con le pause giuste e la punteggiatura d’impatto. La mia battuta veleggiava sull’onda della comicità maschile e iniettava insolenza sexy quando lui se lo meritava. E in fondo, anche un po’ ci sperava.

Poi è finita la voglia di mandare l’ultimo messaggio. E nemmeno il primo parte più. Sia chiaro, non cerco consolazioni. Mi reputo una donna piuttosto felice. Ho famiglia, amici, un bel lavoro, un appartamento delizioso, una macchina che, seppur vecchiotta, mi porta dove voglio andare. E poi ho interessi che non mi hanno mai tradita, primo fra tutti, scrivere su questo blog.

Che paradosso! Un blog che ha fatto dell’Amore contemporaneo il suo inno nazionale, si ritrova con la sua “creatrice” ammuffita nel tentativo di scoprire se il suo batticuore esiste ancora.

Eppure è così. L’amore non riesce più a far parte della mia vita, né io della sua. Perché ormai credo di essere compromessa come donna. Infatti conosco bene tanto i miei limiti, quanto i miei punti di forza. Sospetto di continuo di aver perso interesse verso il genere maschile. Rispetto al passato infatti, non ho più bisogno di un uomo per delineare i miei confini. I miei limiti oggi li conosco a memoria, tanto che a volte loro stessi anticipano le mie mosse, a prescindere da chi io mi trovi davanti.

Il punto è che – nonostante questi sentimenti anestetizzati – continuo ad amare le storie d’amore degli altri, degli uomini e delle donne che ce l’hanno fatta. Sono i miei eroi a prescindere e non lo sanno nemmeno. Quelli che si emozionano perché si trovano d’accordo sul fatto che sarebbe bello trattenersi assieme sotto al portone alle due di notte. Quando io a quell’ora sono già in pigiama da quattro ore, ma continuo a fare il tifo per loro, mentre spengo la luce e inizio a fare sogni che al mattino non ricordo mai.

Forse inventeranno un vaccino anche per i derelitti di cuore come me?

Immagine: Pexels

2 Comments

  1. Anonimo

    L importante è stare bene con sé stessi anche se non si ha più voglia di amare.
    Ho amici che versano nella tua stessa situazione ed è difficile da capire per chi ha ancora voglia di amare, per chi nonostante tutto cerca ancora l amore della sua vita. Nulla è perduto e sono convinto che arriverà, nel momento in cui smetti di cercare arriva, l amore, quello vero. Un abbraccio

    Reply
    • Nonostante me

      Sei molto gentile. In effetti capisco che i momenti “neri” a volte rendono scuri tutti i colori… dei nostri pensieri 🙂
      P.s. Mi piacerebbe conoscere il tuo nome!! 🙂

      Reply

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